2501

L’artista milanese 2501 lavora con un’ampia varietà di mezzi, tra cui pittura, installazione, scultura, fotografia e film. Orientato alla ricerca di spazi vuoti, 2501 esperimenta con linee, forme e movimenti in composizioni libere che mostrano rigore per la comune infrazione ai tradizionali codici d’arte. All’età di 20 anni, si stabilisce a San Paolo per insegnare pittura ai bambini delle favelas, dopo aver studiato cinema e video editing a Milano e comunicazione visiva all’Università New Bahaus di Weimar, in Germania.

Il suo approccio multidisciplinare lo porta ad assumere un approccio documentario che si evolve verso il progetto Nomadic Experiment, una serie di mostre internazionali e un decennale archivio digitale incentrato sulle controculture, comunità, punti di vista e esperimenti in tutto il mondo. Il suo lavoro e impegno sociale, in costante dialogo con la topografia urbana, prende principalmente la forma di murales: tra i suoi progetti più esemplari vi sono quelli realizzati a Los Angeles, Miami, San Paolo, Milano, Roma, Detroit, Chicago, Ulan Bator, New York, Atlanta, Kiev. Sempre sull’onda di una carriera che lo porta a rispondere alle chiamate di varie istituzioni artistiche e fiere in tutto il mondo, prende parte a numerosi festival artistici pubblici come O.BRA, Living Walls, ALTrove, Art United Us, Artmossphere Biennale, Walk & Talk, Corridoio di Wabash Arts, Outdoor, Mural, Traffic Design, Painted the Desert Project.

La sua arte e il suo processo servono da canale investigativo tra un individuo che ha assorbito una serie di principi dall’arte classica e l’applicazione di essi in un ambiente contemporaneo. Partecipa a numerose mostre personali, tra cui La Macchina, al Museo di Arte Contemporanea di Lissone, Sull’orlo del disastro alla Wunderkammern Gallery di Roma, See You On The Other Side and Anatomy of Restlessness alla Soze Gallery di Los Angeles, Freedom of Scelta alla Celaya Brothers Gallery di Città del Messico. Utilizzando un approccio che può essere sia primitivo che sofisticato, la ripetizione del lavoro di esplorazione e di valutazione è sottolineata dalla sensibilità di 2501 alla relazione dei dettagli esigenti della superficie e del richiedente.

Altrettanto importanti sono le dinamiche realizzate all’aria aperta, spazi vuoti e strutture stabilite o edifici abbandonati. La relazione simbiotica tra spazio positivo e negativo è sempre in gioco, poiché ogni elemento scambia proprietà immobiliari avanti e indietro.

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