Only UNO

UNO ha pensato a un’opera che coinvolgesse trasversalmente la collettività civitese, qualcosa che divertisse e che fosse in grado di considerare le diverse abilità dei cittadini. Divertirsi insieme. Dopo il lock-down, il lock-up o forse unlock-up.

Come gli altri artisti invitati anche UNO avrebbe dovuto partecipare a distanza, ma una volta saputo che sarebbe riuscito a raggiungere Civita, gli abitanti hanno espressamente chiesto all’artista di fare insieme.

In primo luogo è stata scelta la location, per ridare vita a uno spazio nella parte alta paese, un luogo amato dai civitesi. Affidare a UNO il posto preferito e la mobilitazione cittadina per trovare il materiale necessario, confermano il legame tra l’artista, civitese d’adozione, e la comunità.

UNO è stato l’unico artista a essere presente al festival 2020:

Il lavoro frenetico dei preparativi mi ha fatto dimenticare che non c’erano altri artisti con cui parlare e confrontarsi. A posteriori posso dire che a Civita hanno avuto la capacità di trasformare in un punto di forza le limitazioni imposte dal distanziamento e la qualità dei risultati ottenuti è stata tale da far dimenticare il motivo della scelta. Mi ha spinto a riflettere sull’arte contemporanea, sulla riproducibilità tecnica che nel dibattito teorico è ancora molto attuale e, nel binomio tra arte e tecnica, se c’è un giudizio di valore non può che essere positivo: nelle installazioni realizzate a Civita per il festival si è innescata una sinergia tale che la collettività è diventata il mouse mosso a distanza dagli artisti.

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UNO has tought an art work to involve across Civitese people, something playful and able to look at different inhabitan skills. Have fun together. After lock-down, lock-up or maybe unlock-up.

As the other guest artists also UNO should had a remote participation, but when Citiva inhabitans have known he could got in Civita, they specifically asked him to do it together.

Firstly they have been choosen location to revitalize space in the upper side of the village, a popular place. Entrust to UNO their favorite place and the citizien mobilitation to get what he needed, confirmed the bond between the artist, Civitese by adoption, and the comunity.

UNO was the only artist to be present to the 2020 festival:

Hectic work made me forget there weren’t other artists to discuss and talk to. After the event I could say that in Civita they were able to transform the limitation required by the social distancing in a strenght and the quality results was such to forget the choice reason. It pushed me to think about contemporary art, its technological reproducibility and how it is a relevant topic in current theoretical debate and, in the art-tecnique binomial, there is a positive value judgment: in the installations made in Citiva for 2020 festival there is such synergy that makes Civita people like a mouse remote moved by the artists.

Valeria Parisi